Così come nella Haute Couture l’eccentricità sa trasformarsi in eleganza, offrendo spunti insoliti ma di grande slancio creativo ed emozionale, così nell’Haute Joaillerie la voglia di creatività si spinge oltre i consueti confini raggiungendo l’impossibile, con quella giusta dose di coraggio grazie alla quale mantiene viva un’aura di inarrivabilità.
Sono belli, anzi bellissimi e forse impossibili, perché i gioielli che rientrano in questa sfera di alto di gamma eccezionale, per un circuito principalmente privato, si fa quasi fatica a definirli jewels.
Sono opere d’arte, micro sculture di rara intensità, e nascono per mano di sapienti designer che oserei definire ‘one man show’.

La perfezione dell’inaspettato è la linea guida dell’immaginario poetico di Giampiero Bodino (1). Un universo di incredibile suggestione la cui filosofia è sempre connessa alla sfera del bello e del sensibile, del particolare e dell’individuale.

Un’esplosione di anelli, che consacrano la cifra stilistica del designer, nati come forma perfetta, in cui vincono i diamanti, bianchi e gialli, rose cut e pear-shaped, gli zaffiri blu, in versione pavé, e le forme floreali e quelle mitologiche.


Un concetto di preziosità che invece Lorenz Bäumer (2) comunica con l’energia del colore, delle tormaline verdi, rosa e brassy, gli spinelli, i peridoti, le tzavoriti, il calcedonio e la turchese, tenute insieme dal calore dell’oro rosa e dal rigore del bianco.

Si approda a una dimensione di vera opulenza, quasi barocca, fatta di contrasti ed esplosioni azzardate davanti alle sontuose elaborazioni di Glenn Spiro (3), Wallace Chan (4) e di Simone Jewels (5).

Il primo per la raffinatezza delle sue manchette in oro e turchese, gli anelli intarsiati, gli orecchini a lobo con petali di perla e smeraldo.

Wallace Chan con la sua geniale magnificenza, comunica il volto più contemporary e artigianale dell’alta gioielleria preferendo il titanio all’oro e giocando con le carature di diamanti e rubini, le sfumature degli zaffiri rosa e orange, le ametiste e il cristallo di rocca.

Simone Jewels da Singapore punta tutto sul colore delle pietre e sulla loro rarità con la nuova collezione ‘One Thousand and One Tale’, una serie di pezzi unici che si ispirano alle leggende di Aladino, Sinbad, Ali-Baba, in un caleidoscopio di magia, mistero e amore che traslati in un book of stones si traducono in zaffiri cabochon, adularia, corallo, diamanti e un design iper decorativo.