Dal 29 al 31 maggio quinto appuntamento con la mostra-mercato: tra i 72 espositori anche designer di gioielli, accessori e orologi
(Cinzia Carantoni – De-sidera)
Il design si dà appuntamento a Trento a fine maggio: torna per la quinta volta “Open Design Italia, In the Middle of Creativity”, la mostra-mercato che permette a designer, artigiani, stilisti, artisti e maker di tutto il mondo di mostrare e vendere le proprie opere senza intermediazione. Il programma dell’evento, nato da un’idea degli architetti Elena Santi e Laura Succini, curatrici della manifestazione, con la consulenza scientifica della giornalista Valentina Croci, sarà presentato in conferenza stampa il 19 maggio, ma per ora si sa già che riunirà le produzioni di 72 designer espositori, per lo più emergenti, provenienti da Italia, Belgio, Germania, Giappone, Israele, Olanda, Regno Unito, Svizzera.
(Nullame)
Lezioni di formazione e incontri business to business con professionisti di settore completeranno la tre giorni in programma a Trento Fiere dal 29 al 31 maggio, accanto a un ricco calendario di conferenze. Gli oggetti esposti sono mobili, complementi d’arredo e arredo bagno, illuminazione, stationery, gioielli e accessori per la moda, arredamento per outdoor, strumenti per consumare ed esporre il cibo.
(pimpumpam gioielli)
Prodotti attenti al riuso e alla nobilitazione dello scarto, spesso risolti con elementi modulari e componibili per massimizzare la produzione, ridurre gli ingombri della spedizione e coinvolgere l’utente nella configurazione finale dell’oggetto. Alcuni designer sperimentano tecniche inedite nella lavorazione di materiali tradizionali, così come i processi di fabbricazione digitale, non solo per la produzione di oggetti finiti ma anche per la costruzione di macchine per il faidate.
(laboratorio Frame)
Tra i designer presenti, alcuni impegnati nella produzione di gioielli, accessori e orologi. Come quelli di Barsa Design (Olbia), gioielli realizzati tramite la tecnologia innovativa della stampa 3D: grazie poi ad una minuziosa cura del dettaglio con lavorazioni manuali, la collezione sperimentale di gioielli presenta interessanti forme scultoree.
(Superlora – Future)
Sono in porcellana invece i gioielli di Cinzia Carantoni (Ferrara), che espone con il suo marchio De-Sidera: ispirata alla contemplazione del cielo, con l’unione di una valenza estetica e di un forte contenuto filosofico, questa linea di gioielli “spaziali” vuole essere una riflessione sulla fascinazione del buio e sul desiderio di trovarvi sempre una luce.
(Barsa design)
Il materiale grezzo diventa prezioso nelle creazioni di LaboratorioFrame (Potenza Picena, Macerata) con la linea ConcreteLovers. Il cemento assume qui forme innovative: linee ispirate al diamante, icona per eccellenza del gioiello, il cemento diventa accessorio di moda impreziosito da ganci in oro, rodio, argento o pelle.
(Laboratorioframe – concretelovers)
L’orologio che non segna l’ora: l’idea è di Nullame (Pisa), forte provocazione che vuole far riflettere su come la quotidianità frenetica toglie tempo prezioso alla tranquillità senza ritmi. In legno, per richiamare il forte legame con la terra e la natura.
(Nullame)
La collezione di gioielli PimPumPam (Villa Raverio) è il frutto di un’attiva integrazione tra il mondo dell’architettura e quello dell’oreficeria. Mente e braccio si uniscono in piccoli oggetti come orecchini ed anelli, dove le forme geometriche ed i loro legami originali caratterizzano a pieno il loro stile.
(Superlora – Future)
Viene dalla Grecia Superlora (Thessaloniki)il brand che nella collezione Future prende ispirazione dal cerchio perché è la forma che ha maggiore relazione con l’esistenza umana, come il sole, i pianeti, i moti circolari e i cicli della vita. Nella definizione delle forme si prende spunto anche dalla geometria euclidea.
(Cinzia Carantoni – De-sidera)
(pimpumpam gioielli)
(Barsa design)