Diario di fine giornata a Bangkok. Mi sono guardato la posta e mi sono stropicciato gli occhi. E’ vero? Leggo con sorpresa da due produttori di pietre sintetche e semipreziose in Cina che i miei ordini sono sospesi o ritardati perchè – testuale – alcuni lavoratori non si sono presentati al rientro dopo le festività del recente Capodanno Cinese. Ed inoltre da oggi in poi, mi dice uno dei due, gli ordini minimi hanno una soglia decisamente più alta.
Conclusione: il vento in poppa a Pechino, il pil a due cifre da anni, va bene. Tutto vero quello che luccica, l’ho appena visto alle fiere. Questi hanno i soldi, ma cominciano ad avere anche i problemi di tutti quelli che hanno fatto i soldi. In giro qui a Bangkok (impressione condivisa da molti colleghi indiani) sembra si siano accorti delle crepe che si aprono nella “fabbrica del mondo” con gli occhi a mandorla. Hanno tenuto duro in Tailandia quando si sono visti lentamente sottarre le manifatture delle pietre più economiche. E adesso vogliono tornare a competere. Preparatevi a vedere i prezzi in ascesa, voi che vi siete modellati aggressivi listini su quelli cinesi. Cosa succederà quando alle prime insoffernze salariali si aggiungerà l’apprezzamento dell’RMB?