Wolfram Diener
UBM Asia è il piu grande soggetto privato dei paesi asiatici che realizza eventi a livello mondiale per il settore della gioielleria
Il responsabile degli eventi di gioielleria racconta a Preziosa Magazine le ultime novità in casa ubm asia
Responsabile degli eventi di gioielleria per UBM Asia, Wolfram Diener, senior vice president del colosso fieristico, ha al suo attivo oltre 18 anni di esperienza nel settore. La sua carriera professionale, dopo gli studi di gestione aziendale applicata in Germania, inizia in Asia come Amministratore Delegato di Messe Frankfurt a Hong Kong. A Preziosa Magazine offre la sua visione d’insieme del calendario fieristico internazionale, nel quale UBM Asia è posizionata con numerosi eventi consolidati e, da un anno, con due novità: Friburgo, di cui si è svolta la prima edizione nel 2014 e già confermata per il prossimo anno, e Singapore, al via tra pochi giorni (dal 23 al 26 ottobre). “Una nuova fiera è un po’ come il lancio di un nuovo modello automobilistico: non sei mai sicuro al 100% di aver raggiunto l’obiettivo prefissato”: così Diener parla delle novità in casa UBM. Vediamo cos’altro ci racconta.
Qual è il ruolo di UBM Asia nel calendario globale delle fiere?
UBM Asia è una socità affiliata a UBM plc., un’azienda globale di comunicazione B2B con una forte attenzione alle fiere. È una compagnia tra le più grandi tra gli organizzatori di fiere e si interfaccia con circa 30 diverse realtà aziendali. UBM Asia è il piu grande soggetto privato in Cina, Hong Kong e in altri paesi asiatici e realizza molti eventi a livello mondiale per il settore della gioielleria. Malgrado si rivolga prevalentemente al continente asiatico, è possibile immaginare un impegno concreto al di fuori di quest’area, sia per le competenze possedute sia per la globalità che caratterizza il marchio.
Come commenta il debutto delle nuove fiere di Friburgo e Singapore?
Siamo felici del debutto di JGF Europe a Friburgo: tanti operatori sono rimasti contenti e hanno già confermato per il 2015. Come è normale per qualsiasi debutto, ci sono aspetti della manifestazione che dovranno essere migliorati. Ma il settore gioielleria si congratula con UBM per questa iniziativa e come noi ha fiducia in un futuro brillante per JGF Europe. Il lancio della Singapore Jewellery & Gem Fair può essere allo stesso modo considerato un successo anche se con premesse diverse da Friburgo. Singapore è ricca e sofisticata a fronte di un mercato piccolo, ma è significativo che i ricchi la scelgano come destinazione. Non parlo solo degli appassionati dell’aspetto ludico del luogo, ma dei tanti visitatori dei paesi confinanti che investono su Singapore.
Abbiamo lanciato nuovi eventi solamente dopo aver ricevuto un forte incoraggiamento da operatori del settore: e questo vale sia per Friburgo sia per Singapore. Non è da noi starcene chiusi tra quattro mura e aspettare gli eventi. Ogni rassegna è il risultato di un lungo e intenso lavoro di studio e consulenza. Del resto, UBM fornisce servizi e il successo arriverà se operiamo nell’interesse del settore e della comunità di operatori.
Come si sta evolvendo la domanda degli espositori rispetto all’offerta fieristica?
Già il solo fatto che JGF Europe, in pochi mesi dall’apertura delle iscrizioni, abbia registrato centinaia di adesioni testimonia che la domanda per una piattaforma di questo tipo è forte. Siamo convinti che una fiera di gioielli e gemme che miri al mercato medio-alto con opportunità di vendita diretta è proprio quello che il settore europeo della gioielleria cercava. Cerchiamo di essere equilibrati e limitare la proporzione di operatori dall’Asia per dare più spazio alle aziende europee. Abbiamo inoltre impostato un tetto massimo al numero di fornitori di diamanti, per dare più scelta nei prodotti che il mercato chiede.
Quali miglioramenti potrebbero essere apportati per allineare al meglio domanda e offerta?
Il lancio di qualsiasi nuovo evento è un po’ come quello di un modello nuovo automobilistico. Potrai anche avere totale fiducia nella qualità del produttore, ma alla fine non saprai mai al 100% se soddisferà le tue aspettative. E probabilmente incontrerà qualche intoppo e ci sarà bisogno di miglioramenti. È fondamentale che tutti i problemi siano identificati, analizzati e migliorati in tempo per la seconda edizione. Come organizzatori di JGF Europe abbiamo già ammesso apertamente che il numero di visitatori ha deluso le nostre aspettative, anche se gli operatori si sono congratulati per la qualità e il folto pubblico internazionale. Perciò sappiamo che dobbiamo promuoverla meglio e siamo già al lavoro per attirare più buyers per l’evento del 2015.
Il mercato asiatico rappresenta sempre il futuro per il settore della gioielleria?
Ci si aspetta che il mercato asiatico continui a mostrare una maggiore crescita in termini di PIL e consumo rispetto ad altre parti del mondo. Di conseguenza, l’Asia rimarrà un mercato ambito per la gioielleria. E per quanto riguarda Hong Kong, dal momento che si tratta di una città portuale e facilmente accessibile, alla porte della Cina, i fattori di successo resteranno stabili nel prossimo futuro.
Hong Kong ed i dintorni sono anche una base produttiva, nonché l’hub asiatico per tutto il settore del lusso, di diamanti, gemme e perle. Oltre alla politica di mercato libero, a Hong Kong ci sono le condizioni ideali per le fiere UBM e, parallelamente alla crescita in ogni altra parte del mondo, Hong Kong sarà la piattaforma ideale per incrementare la gamma di prodotti rappresentati dalle nostre fiere.
Quali sono gli obiettivi di UBM Asia nei prossimi 2 anni?
Nei prossimi due anni svilupperemo le due fiere di Hong Kong tramite nuovi servizi e segmenti. Abbiamo intenzione di lanciare eventi nuovi in Cina e in India e contemporaneamente vogliamo continuare a studiare altri mercati stranieri. Ci piace lavorare con gli italiani perché sono così innovativi e sofisticati: perciò, speriamo che, in collaborazione con il nostro partner italiano – lo Studio Arati – UBM potrà lavorare al fianco di altre società italiane e scoprire ulteriori opportunità.
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