Orologi svizzeri: crollo dell’export in Cina nel primo semestre 2024
La flessione è del 21,6% ed è il dato più preoccupante, alla luce del calo comunque contenuto (3,3%) che la Fédération de l’industrie horlogère suisse segnala su scala globale
Crisi del settore immobiliare, alto tasso di disoccupazione giovanile, clima di sfiducia: questo contesto socio-economico ha causato il crollo dell’export di orologi svizzeri in Cina. Il calo netto, che si attesta sul -21,6% e condiziona anche Hong Kong (-19,9%), è il più preoccupante del settore, molto più alto rispetto alla flessione che la Fédération de l’industrie horlogère suisse ha rilevato su scala globale.
Le esportazioni di segnatempo rossocrociati hanno registrato, infatti, in generale una perdita del 3,3% nei primi sei mesi dell’anno rispetto al periodo gennaio-giugno del 2023, registrando un valore di 12,9 miliardi di franchi (13,3 miliardi di euro). Al netto di Cina e Hong Kong, la nota diffusa da FH racconta di un trend positivo in Giappone (+7,7%), in Corea del Sud (+12%) e Taiwan (+7,3%). C’è crescita anche in America del 3,8% e negli Stati Uniti, in particolare, +3,6%.
Riguardo gli scenari futuri, la federazione elvetica resta molto cauta: prospetta difficoltà anche nel secondo semestre 2024 e preoccupazioni per il 2025. Poi analizza l’ultimo esercizio fiscale e sottolinea come le vendite all’estero dei segnatempo rossocrociati nel 2023 abbiano fatto registrare un aumento del 7,6% e che per la prima volta sia stata pure superata la soglia dei 26 miliardi di franchi svizzeri di fatturato. In che modo è possibile mettere, dunque, in correlazione questi dati positivi con la frenata del 2024? Ecco la risposta di Luca Solca, analista di Bernstein: “C’è stata una flessione della domanda, dopo l’euforia post Covid che aveva spinto a comprare di più”. Lo dimostrano i dati provenienti da alcuni brand: -14% per Richemont nel primo semestre 2024 e rendimento del Giappone in grado di compensare solo in parte le vendite minori in Europa e Asia; stesso calo (-14%) per Swatch, che fa i conti con la crisi della Cina.
Swiss watches: slump in exports to China in the first half of 2024
Crisis in the real estate sector, high youth unemployment, climate of distrust: this socio-economic context has caused the collapse of Swiss watch exports to China. The net decline, which stands at -21.6 percent and also affects Hong Kong (-19.9 percent), is the most worrying in the sector, much higher than the drop that the Fédération de l’industrie horlogère suisse has noted on a global scale. In fact, overall exports of red Swiss timepieces posted a 3.3 percent loss in the first six months of the year compared to the January-June period of 2023, registering a value of 12.9 billion francs (13.3 billion euros). Net of China and Hong Kong, the note released by FH tells of a positive trend in Japan (+7.7 percent), South Korea (+12 percent) and Taiwan (+7.3 percent). There is also growth in America of 3.8 percent and in the United States, in particular, +3.6 percent.
Regarding future scenarios, the Swiss federation remains very cautious: it foresees difficulties even in the second half of 2024 and concerns for 2025.
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