Jaeger-LeCoultre: nuovo capitolo di Made of Makers tra natura e tecnologia
“Made of Makers” è un programma intrapreso da Jaeger-LeCoultre per esplorare nuove forme artistiche mettendo in dialogo Orologeria e Arte. Per farlo si è avvalso della collaborazione di artisti, designer e artigiani di varie discipline, partecipazioni che oggi hanno chiamato in gioco Brendi Wedinger, scultrice floristico-digitale losangelina conosciuta per le sue opere 3D. Musa ispiratrice della Wedinger è la biodiversità della natura che esalta combinando elementi diversi per una surreale realtà visiva quasi tangibile. Per l’occasione ha presentato tre creazioni, un tributo alla varietà di fiori presente nella Vallée de Joux, dove la Manifattura svizzera ha sede, che ha realizzato in uno dei metalli preziosi utilizzati da Jaeger-LeCoultre tra digitale e fisico, pur se una forte affinità con l’artigianato tradizionale rimane alla base del suo processo creativo.
“Piuttosto che usare un programma informatico per progettare l’opera fin dall’inizio, inizio sempre usando gli strumenti tecnici per scolpire a mano gli elementi tridimensionali più grandi, come i petali di un fiore, e disegnare a mano i dettagli più fini. Una volta completata questa fase, utilizzo molte equazioni matematiche per creare texture, trasparenze ed effetti di stratificazione. Ciò che mi ha attirato verso il mezzo digitale è che mi dà più strumenti con cui giocare e un più ampio margine di sperimentazione, in modo che il mio lavoro diventi un omaggio più espressivo alla natura piuttosto che una sua rappresentazione letterale“. Ha spiegato l’artista
“Tutto in quella visita – dai fiori selvatici nei campi, all’incredibile complessità e alla minuscola scala dei componenti dell’orologio, alla pazienza e all’abilità di tutti i diversi artigiani della Manifattura – era come un romantico mondo fantastico, così lontano dal ritmo fulmineo della vita moderna. Oltre alla bellezza naturale della valle, mi sono sentita molto ispirata dagli orologi ad alta complicazione e dai dettagli unici che vi si trovano. Volevo che i fiori fossero complessi e unici, come gli orologi, con tutta la bellezza e gli immensi dettagli che si possono trovare in entrambi“. Ha aggiunto Wedinger
L’artista ha deliberatamente giocato con nozioni contrastanti: morbidezza organica della natura e fredda solidità dei metalli nobili, creando un’illusione iperrealistica di ombre e riflessi.
A ciascun fiore è stato attribuito il nome latino, con l’equivalente inglese, mentre la Maison ne ha sottolineato il legame con la sua tradizione orologiera attribuendo ad ognuno un nome ufficiale, un omaggio all’anno di nascita del Reverso: papavero, pulsatilla alpina e parnassia si combinano per creare Flos Montis Fluit (Flower of the Mountain Flows), denominato 1931 Golden Poppy; dall’unione tra narciso selvatico, canapetta angustifolia e orchidea fuciflora si ottiene Gemma Vallis (The Jewel of the Vallee). il 1931 Golden Orchid; menta d’acqua, scabiosa e cardo alpino si uniscono in Rhapsodia Petalorum Alpinorum (The Rhapsody of Alpine Petals): il 1931 Golden Thistle. E sempre nel confine tra sogno e realtà, è nato 1931 White Orchid, rappresentazione fisica e naturale dell’opera d’arte di Brendi Wedinger. Tutti i fiori, nelle loro rappresentazioni fisiche e virtuali, saranno esposti in iniziative future.
Jaeger-Lecolultre: new chapter of Made of Makers between nature and technology
Made of Makers” is a programme undertaken by Jaeger-LeCoultre to explore new artistic forms by bringing Watchmaking and Art into dialogue. To do so, it has called upon the collaboration of artists, designers and artisans from various disciplines. Today, they have called upon Brendi Wedinger, a Los Angeles-based floristic-digital sculptor known for her 3D works. Wedinger’s muse is the biodiversity of nature, which she enhances by combining different elements for a surreal, almost tangible visual reality. For the occasion, she presented three creations, a tribute to the variety of flowers found in the Vallée de Joux, where the Swiss Manufacture is based, which she made in one of the precious metals used by Jaeger-LeCoultre between digital and physical, although a strong affinity with traditional craftsmanship remains at the basis of her creative process.
“Rather than using a computer programme to design the work from the beginning, I always start by using technical tools to hand sculpt the larger three-dimensional elements, such as the petals of a flower, and draw the finer details by hand. Once this stage is complete, I use many mathematical equations to create textures, transparencies and layering effects. What attracted me to the digital medium is that it gives me more tools to play with and a wider margin for experimentation, so that my work becomes a more expressive homage to nature rather than a literal representation of it’. The artist explained.
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