Milleuna Fibbia, dal Settecento alla Dolce Vita, una mostra dedicata all’intramontabile accessiorio/gioiello
Discreta, funzionale, elegante, indispensabile: la fibbia. A questo accessorio, da sempre presente nell’abbigliamento di uomini e donne, Bianca Cappello e Samuele Magri hanno dedicato la mostra “Milleuna Fibbia, dal Settecento alla Dolce Vita” che già nel titolo racconta la sua longevità.
Dal 28 ottobre e fino al 17 marzo 2024 le sue tante declinazioni – raccolte in una delle più importanti collezioni al mondo, quella di Enrico e Paola Pennasilico, che conta migliaia di esemplari di grande valore e pezzi di assoluta originalità – saranno in esposizione al Museo del Bijou di Casalmaggiore insieme ad altri pezzi messi a disposizione dallo stesso museo. L’allestimento, arricchito dagli scatti del fotografo Umberto Barone, si preannuncia un appuntamento di arte e cultura con un focus dal Diciottesimo secolo alla metà del Novecento.
Dalla scarpa alla cintura, al mantello e fin su al cappello, la fibbia è stata indicatore di status sociale e figura influente nel mondo del fashion da spingere ad inserirla nelle proprie sfilate le più rinomate case di moda e di gioielli, come spiega”, spiega Bianca Cappello, storica del gioiello e curatrice della mostra: “Le fibbie sono veri e propri gioielli funzionali, per secoli prodotti e proposti in pendant sia con i bottoni che con le collane, con i bracciali, gli orecchini e le spille. Venivano scelte in base all’outfit e all’occasione, al tessuto e al modello dell’abito ma anche al messaggio che si intendeva comunicare. Le più prestigiose gioiellerie, così come i grandi bigiottieri, hanno prodotto pezzi di grande creatività con i più svariati materiali, sia preziosi che poveri, fibbie che ancora oggi ci ‘parlano’ dell’estro e della tecnologia del moment. La fibbia ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia della moda grazie alla sua capacità di adeguarsi alle necessità, ai trend e al gusto dell’uomo e della donna in ogni periodo storico.”
“Le fibbie hanno attraversato i secoli cambiando fogge, colori, materiali. – ha invece affermato Letizia Frigerio, conservatore del Museo del Bijou di Casalmaggiore – Ancora oggi hanno un ruolo imprescindibile nell’abbigliamento e nella moda. Un’occasione unica per ammirare pezzi di altissimo valore ma anche per valorizzare le fibbie originali, splendide e curiose del nostro patrimonio museale”.
www.museodelbijou.it
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