Deloitte: 2022, il mercato del lusso tornerà ai livelli pre-covid

Tommaso Nastasi, partner Deloitte: l’Asia e gli Stati Uniti stanno trainando la ripresa del mercato con i consumatori cinesi che si confermano come i più attivi nel 2022

Dopo il brusco calo registrato nel 2020 a causa della pandemia da Coronavirus e la graduale ripresa dell’anno scorso, il 2022 si prospetta per il mercato del lusso come l’anno del ritorno alle dimensioni e ai livelli di crescita pre-Covid.

È questo lo scenario emerso dal settimo Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2022 realizzato da Deloitte, un report che analizza trend e operazioni di M&A del mercato del lusso basandosi su dati di mercato e interviste a top manager.

Elio Milantoni

Nel 2021 il settore si è ripreso sulla scia delle nuove strategie adottate dalle aziende in ambito di nuove tecnologie e del crescente impegno sui temi di sostenibilità. Nel 2022 il mercato del lusso dovrebbe accelerare ulteriormente con una crescita a due cifre e raggiungere i livelli pre-pandemici.” afferma Elio Milantoni, Partner Deloitte. La crisi pandemica ha interrotto un solido trend di crescita del settore in termini di fatturato e Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per il settore del lusso, che ha registrato un’inversione di tendenza sui ricavi e un peggioramento dei margini. Rispetto all’anno precedente, le vendite sono diminuite del -10.5%, con alcuni segmenti notevolmente in difficoltà, come il comparto alberghiero (-53.0%) e le crociere (-77.7%).

Secondo quanto emerso dal sondaggio di Deloitte, il 50% degli investitori, nonostante gli strascichi lasciati dalla pandemia, si dice convinto che si tornerà ai livelli pre-Covid nel giro di un anno, mentre secondo il 21%, il settore è già stato in grado di recuperare a pieno durante il 2021.

Tommaso Nastasi

Da un punto di vista geografico, l’Asia e gli Stati Uniti stanno trainando la ripresa del mercato con i consumatori cinesi che si confermano come i più attivi nel 2022, grazie a un mercato interno dinamico. Entro il 2025 si prevede che quasi il 50% degli acquisti di lusso sarà effettuato da consumatori cinesi.” commenta Tommaso Nastasi, Partner di Deloitte. I big player del lusso puntano a ottenere una solida presenza soprattutto nel digitale. Infatti, secondo le stime, entro il 2025, 1 prodotto di lusso su 5 sarà acquistato da clienti appartenenti alla generazione Z, diventa quindi fondamentale sfruttare canali dirompenti, come quello del Metaverso, per intercettare giovani clienti. A questo si accompagna una sempre maggiore sensibilità da parte dei consumatori verso l’innovazione e la sostenibilità. Per questo motivo, le aziende stanno incorporando nelle loro strategie modelli di re-commerce (pre-loved, re-selling e rental), oltre che impegnarsi su temi etici per dimostrare maggiore vicinanza ai valori dei clienti. Si continua, infine, a guardare con interesse alla Cinaprincipale motore di ripresa del mercato di beni di lusso e, secondo le stime, entro il 2025 arriverà ad assorbirne il 50% delle vendite.

Dal lato dell’offerta, invece, la sfida principale rimane quella di gestire l’aumento dei prezzi, dovuto principalmente all’aumento dei costi della materia prima e della manodopera.

https://www2.deloitte.com/it

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