VicenzaOro September: tra gli appuntamenti il Forecasting di Trendvision e i digitaltalk organizzati da Federpreziosi

Tutto pronto per la kermesse che vedrà Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di IEG, come primo appuntamento di sabato 11 settembre

Protocolli di totale sicurezza ed un format competitivo di business mondiale saranno alla base della manifestazione settembrina che diventa tassello di ripresa per il settore del lusso. Cinque giorni tra incontri fisici e tecnologici per quest’evento di forte competitività tra i grandi player.

Il via sarà scandito il 10 settembre dal talk inaugurale “The state of the art”, organizzato in collaborazione con Il Club degli Orafi Italia, introdotto dalla presentazione dei risultati aggiornati della ricerca di settore realizzata dal Centro Studi Intesa Sanpaolo e arricchito dalla partecipazione di rappresentanti d’eccellenza del settore tra cui Stephen Lussier, Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers Group.

È fissato per Sabato 11 settembre, ore 13.00 durante il seminario dedicato TV TALK – Trendvision Talk, Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di IEG – Italian Exhibition Group specializzato nel forecasting del gioiello, che presenterà il 20esimo “The Jewellery Trendbook 2023+”, una panoramica sui fenomeni emergenti e sull’evoluzione dei consumi nei prossimi 18 mesi in un’ottica di sviluppo del business, tanto più preziosa a seguito del periodo di cambiamenti che sta interessando il settore orafo-gioielliero e del lusso più in generale. Sostenibilità, Circular Economy & Circular Design, Diversity & Equality, Gender & Age Fluidity i principali aspetti affrontati per offrire punti fermi e prospettive evolutive e indirizzare il mercato del gioiello verso una crescita virtuosa, responsabile e attenta alle esigenze in divenire della clientela. 

Nel Hall 7, The Main Stage, Paola De Luca Founder e Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, moderatrice nei momenti di talk-show, analizzerà e discuterà gli scenari futuri del settore con la designer Margherita Burgener, Augusto Ungarelli, CEO Vendorafa, Nina Dzhokhadz, Founder di Connect Agency–Jewellery showroom & Co-Founder del brand NeverNoT, Katerina Perez, fra le più affermate giornaliste e influencers del settore, Akash Das, Professor ISDI, Mumbai – School of Fashion Design e Researcher per The Futurist Ltd. Isabella Yan, gemmologa e giornalista. 

Tra i Digital Talks, organizzati da Federpreziosi Confcommercio e IEG, LUNGA VITA AI NEGOZI!, il 13 Settembre 2021 – ore 11,30 /12,30  presso Hall 7, Main Stage, in cui Fabrizio Valente – Founder & CEO Kiki Lab, società di consulenza strategica e operativa con ricerche, percorsi formativi e servizi e Steven Tranquilli – Direttore Federpreziosi Confcommercio Imprese per l’Italia, forniranno nuove chiavi interpretative per una realistica valutazione di quanto e come l’omnicanalità può effettivamente incidere sulla sopravvivenza del negozio tradizionale.

«Colui che ritenevamo essere il nostro cliente tipo è cambiato: è in grado di “shiftare” da un canale di vendita all’altro»

«Siamo in un’epoca in cui tutto muta ed evolve, dove nulla rimane cristallizzato e chiuso in compartimenti stagni. Colui che ritenevamo essere il nostro cliente tipo è cambiato: è in grado di “shiftare” da un canale di vendita all’altro, cosicché, se il digitale è tutto, non tutto è esclusivamente digitale. Due fenomeni opposti come quello dell’e-commerce e del ritorno al negozio fisico di prossimità si trovano a convivere, lanciando sfide inedite anche per tutti noi che forse siamo poco inclini al cambiamento».  Ha spiegato Steven tranquilli.

«La pandemia ha accelerato alcune tendenze già presenti sul mercato»

Secondo Fabrizio Valente: «La pandemia ha accelerato alcune tendenze già presenti sul mercato: in primis la maggiore digitalizzazione del processo decisionale, che continua nel Nuovo Mondo, insieme però al forte recupero della centralità per i clienti dei negozi e delle relazioni fisiche con i negozianti. Quindi ‘lunga vita ai negozi’, ma solo a quelli capaci di imparare, in fretta, i nuovi linguaggi dei clienti e di sintonizzarsi sulle nuove aspettative». 

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