Roberto Giannotti, un design dal cuore artigianale

Una sofisticata tecnologia che parte dalla tradizione per raggiungere i mercati internazionali

Il successo non arriva da un giorno all’altro, lo si conquista lavorando con impegno e spirito di gruppo, quello che la famiglia Giannotti, in oltre 70 anni di attività, ha speso facendo leva sulla tradizione orafa partenopea, per la quale anche il più piccolo gioiello è un tracciante culturale millenario. Ma è con la voglia di novità che l’azienda ha presa: il suo design è un esercizio di sintesi con caratteristiche di eleganza pronte a rapportarsi con chi lo indossa.
Il percorso di posizionamento della Roberto Giannotti vanta un know how importante ed un naming riconosciuto nel mondo. Se fa business con paesi, anche esteri, non è una sola questione di buona comunicazione ma di una attenta visione aziendale che oggi trova altra energia in Roberto Giannotti Junior. È lui che capta ed elabora i fattori di efficacia trasformandoli in nuovi elementi di crescita costante. Nelle strategie di internazionalizzazione segue le evoluzioni del mercato tenendosi legato alla qualità, alla raffinatezza, all’artigianalità: gli alti valori del made in Italy, una forza capace di emozioni.

Roberto Giannotti Junior

La sua azienda ha raggiunto livelli importanti di notorietà e di riconoscimento. Quali sono le caratteristiche che la rendono unica?
“Il brand “Roberto Giannotti” nasce quasi 20 anni fa come House Brand del nostro gruppo famigliare (Gruppo Giannotti). A cavallo tra il 2001 ed il 2002 mio padre ebbe un’intuizione: creare una collezione di mini-gioielleria, rigorosamente realizzata con materiali preziosi, dal design molto semplice ma con un messaggio estremamente emozionale. Così è nata la collezione Angeli. Da allora la nostra mission è stata quella di creare sempre un “racconto” intorno a tutti i nostri preziosi. Raramente infatti parliamo di gioielli, quasi sempre di progetti. Angeli è un vero e proprio progetto di comunicazione a 360°: una filosofia che parte dall’immagine, passa dal prodotto ed arriva fino al packaging. Per tornare alla domanda, la nostra “unicità” è sicuramente un mix di fattori: l’idea, la comunicazione e la personalità stessa del prodotto.

Che valore ha il design in un’azienda come la sua?
“Il design è la forza trainante del nostro brand. Non è facile riuscire a sviluppare nuovi disegni e nuovi gioielli avendo continuamente dei “paletti” che sono dati dal simbolo stesso delle nostre collezioni (l’Angelo Custode) e dai ripetuti rialzi delle quotazioni dei materiali preziosi. Eppure questa sfida ci permette ogni giorno di trovare la strada per portare innovazione proprio attraverso il design. Un chiaro esempio è la “Unique Collection” dei Chiama Angeli dove, gioielli come CON TUTTO IL MIO CUORE e TUTTO CIò CHE DESIDERI, sono diventati i nostri “best seller” proprio per l’innovatività del design.

Innovazione ed originalità. Che cosa significa per voi essere originali?
Significa essere capaci di creare qualcosa di unico prima degli altri. Questo noi l’abbiamo fatto con tutti i nostri progetti. Il gioiello Chiama Angeli ad esempio, come dicevo prima, è uno dei nostri progetti di punta dove, essere stati i primi, ha significato anche essere stati “gli originali”.

«Un imprendotore deve saper affrontare tutti i giorni un mare in tempesta. Deve essere grintoso, tenace e lucido; deve mantenere l’ambizione ed il sangue freddo. Soprattutto in periodi particolarmente difficili come quello che stiamo vivendo ora»

La società cambia, ultimamente sembra molto più rapidamente. Per affrontare le nuove sfide oggi l’imprenditore deve avere delle caratteristiche particolari? Se sì, quali?
Deve saper affrontare tutti i giorni un mare in tempesta. Deve essere grintoso, tenace e lucido; deve mantenere l’ambizione ed il sangue freddo. Soprattutto in periodi particolarmente difficili come quello che stiamo vivendo ora. Un buon imprenditore deve anche essere capace di fare un po’ di tutto e avere l’umiltà di imparare dove è carente. Non ultimo, deve sapersi contornare di ottimi collaboratori.
La pandemia ha rafforzato temi sociali importanti quali, ad esempio, l’attenzione all’ambiente. Voi avete affrontato questi temi in tempi non sospetti.

La collezione “il Giardino degli Angeli” è nata nel 2018 ed è stata forse la prima collezione di gioielli ad avere un messaggio “green” molto forte. Abbiamo lanciato infatti, primi nel settore, il concetto di “compensazione ecologica”, ossia, consci che qualsiasi attività produttiva impatta sul nostro ecosistema, abbiamo pensato di compensare contribuendo alla riforestazione nei paesi dove l’incontrollato sistema di raccolta ha fatto danni notevoli. Per tale motivo abbiamo scelto come nostro partner – ed anche su questo siamo stati precursori – la famosa piattaforma web “Treedom”. Insomma abbiamo cercato di creare una collezione di gioielli per bambini pensando al futuro dei nostri figli ed al mondo in cui vivranno.


Il mercato della gioielleria è, in alcuni casi, un po’ troppo “tradizionale”. Lei come vede il mondo del web?
Vedo che la rivoluzione finalmente è arrivata anche nel nostro settore. Uno dei pochissimi effetti benefici di questa pandemia è stata quella di forzare la mano verso alcuni preconcetti che si avevano rispetto ad un nuovo modo di fare mercato. Oggi vedo una grande e positiva aria di cambiamento che, sperando nella fine di questa drammatica esperienza, porterà anche nel mondo della gioielleria una rinnovata fiducia nei consumi.


Avete lanciato un e-commerce in piena pandemia, come sta andando?
Siamo un’azienda che crede ancora fermamente nel retail tradizionale. I nostri investimenti sono all’80% rivolti ad una politica di B2B a sostegno dei nostri rivenditori. Crediamo anche che l’e-commerce possa essere da sostegno alle vendite del negozio su strada e che, anzi, non tolga clienti a quest’ultimo. Noi la intendiamo così. Abbiamo infatti una politica dei prezzi estremamente chiara e rispettosa degli accordi fatti con i negozianti che trattano il nostro marchio. L’e-commerce ci serve attualmente in primis come presidio di comunicazione e poi, in seconda battuta, per arrivare al consumer che è più a suo agio nella vendita on-line.


Fin da bambino ha respirato l’aria imprenditoriale della sua famiglia condividendone i valori profondi. Come è stato vivere questo “passaggio generazionale”?
“Non senza qualche affanno, devo essere sincero. La grande sfida è stata quella di portare dei nuovi modelli di management all’interno della nostra azienda e riuscire ad innovare alcuni asset che secondo me dovevano necessariamente modernizzarsi. Riuscire in questa impresa e contemporaneamente convincere la famiglia della utilità di certe scelte è stato faticoso ma molto appagante una volta ottenuti i primi risultati. Come si dice in questi casi, “non esiste piacere senza un po’ di sofferenza.”

Il brand parteciperà al prossimo appuntamento di VicenzaOro pad 1 stand 261 e a Tarì Open.

www.robertogiannotti.com

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