Federico Gauttieri

La nobiltà del suo “Casato” tra le preziosità dei suoi gioielli

Comprendere quanto possa essere straordinario il mondo è una gioia riservata a chi sa guardarlo con l’istinto della curiosità e della scoperta. Federico Gauttieri è tra questi, sapendo trarre dai viaggi – tra le passioni che muovono la sua vita – una fonte inesauribile di rivelazioni. Un senso d’intraprendenza che il suo ‘casato’ (da cui il nome della Maison romana) ha nel sangue fin da quando alcuni antenati parteciparono alla prima crociata. Nobile, dunque, ambizioso e con il debole per una bellezza molto sofisticata. Federico è uno che va avanti per la sua strada lasciandosi ispirare unicamente dall’intuizione. Ogni suo gioiello parte con il piede puntato sulla qualità e l’unicità delle gemme, tutte certificate perché destinate ad essere indossate da donne un po’ speciali.

Un hommage à la féminité

Casato, tra i brand piú influenti e saldamente posizionato al top del lusso mondiale, quest’anno festeggia i dieci anni. Ho incontrato Federico Gauttieri in occasione di Vicenzaoro Fall e ne ho approfittato per chiedergli: qual è il segreto del suo successo?

Essere selettivi. Io lo sono per natura in ogni aspetto della vita. Mi lascio incantare dalle cose capaci di emozionare e dalla perfezione, che è una delle facce della bellezza.

In dieci anni quanto è cambiata la donna e quanto è cambiato il gioiello Casato.
Amo le donne, mi piace studiarle, coglierne i dettagli, per questo i miei gioielli si evolvono con loro, ma lo spirito è quello di sempre. È un elemento immateriale e perciò inattaccabile, è la sintesi emotiva tra la forma e il colore.

I gioielli Casato sono l’espressione di una bellezza molto sofisticata. C’è un mercato oltremodo sensibile a questo fascino?
Dalla Russia agli Stati Uniti, passando per l’Europa tutta, la risposta è globale perché la bellezza non ha confini. Ma ad essa bisogna addizionare sempre qualità e classe, che poi sono i passepartout dei miei gioielli.

Moda e gioiello, una liaison sempre più inscindibile. Ma c’è un momento in cui devono procedere su strade differenti?
È una tendenza sempre più acclamata, è vero, ma non quando si parla di gioiello prezioso ed unico. In tal caso le strade devono tenersi necessariamente separate. La scena deve essere tutta per lui.

Perché un’idea diventi un oggetto prezioso bisogna guardare dove guardano le donne o seguire il proprio istinto?
Entrambe le cose. È un’osmosi naturale. Per le donne un gioiello è un partner sincero su cui contare. Sapere quale idea possa diventarlo è una questione di istinto.

Qual è la donna Casato?
Un gioiello Casato è complice della femminilità e la femminilità non ha età.

Nei gioielli Casato non c’è mai posto per le perle. Come mai?
Sono completamente assenti perché non le amo. Tutto qui. Le perle sono poco flessibili, diversamente dalle gemme che regalano sempre nuove nuance alla palette di colori che caratterizza le mie creazioni.

Un gioiello si sceglie per puro piacere o seguendo il proprio stile di vita?
Dipende da chi sei. Quando si ha classe tutto è permesso.

Qual è il gioiello più femminile?
Gli orecchini, senza dubbio, perché danno luce al volto.

Quest’anno Casato festeggia i dieci anni. Per un’occasione così importante ha esplorato nuovi modelli?
Tra le mie creazioni ci sono pezzi iconici che incarnano l’unicità dello stile Casato e per l’occasione ho voluto omaggiarli con alcune special edition. Ne ho ripensato il design perché sono bellezze endless che mantengono stretto il rapporto tra classico ed eccentricità.

 

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